Escursioni

Escursioni e trekking: le bandite di Scarlino

10Ago

Oltre 50 itinerari segnati, dalle trasparenze caraibiche del mare delle Cale, alle antiche fonti sul versante orientale di monte d’Alma, dai Castagneti alla macchie basse di scopa e corbezzolo…

passando da boschi più alti di leccio e cerro. Itinerari antichi, già percorsi da mercanti etruschi, da frati medievali a caccia di eretici, da eroi dell’Italia unita. Ma anche da carbonai, tagliaboschi, bracconieri e briganti. Tra bellezze paesaggistiche e ruderi architettonici un filo verde unisce la vasta rete viabile delle Bandite di Scarlino.

I sentieri segnalati, alcuni percorribili anche in bicicletta ed a cavallo si sviluppano per oltre 200km lineari, e sono serviti da una ossatura carrabile principale che consente di avvicinarsi anche alle zone più interne. E’ consigliabile comunque munirsi di una buona cartografia (la Carta delle Bandite di Scarlino si trova in commercio presso i punti vendita locali) e di un comodo equipaggiamento da trekking. Le stagioni migliori per godere degli splendidi colori e profumi del bosco sono ovviamente la primavera e l’autunno, sebbene il clima temperato renda affascinanti e non particolarmente impegnative anche le escursioni invernali. Durante l’estate il caldo, la siccità e la presenza di insetti consiglia di limitare le escursioni alle prime ore del mattino ed alle zone vicine al litorale, dove una breve deviazione dal sentiero, può sempre consentire un bel tuffo ristoratore.

Vela insieme, il mare per tutti

02Lug

L’associazione “Vela Insieme” è una “scuola di mare” accessibile a tutti. Su questa filosofia essa ha sviluppato negli anni la propria attività, facendo del mare e la navigazione “strumenti” di aggregazione ed integrazione attraverso la formazione di equipaggi misti, di disabili e non. Le difficoltà e gli ostacoli propri della vita in barca possono diventare, così, occasioni di dialogo e comunicazione, di reciproca comprensione e di confronto tra “sportivi”.

Le crociere e le uscite in mare si svolgono a bordo di tre imbarcazioni a vela. Si tratta di tre barche da crociera classiche di 12 e 14 metri, in grado di ospitare equipaggi composti da otto persone. Sono imbarcazioni volutamente “di serie, in linea con le direttive comunitarie sulla difesa dell’ambiente marino. La base nautica si trova a Etrusca Marina in località Il Puntone a Scarlino.

Sono molti i progetti dell’associazione, se da un lato viene offerta alle persone disabili la possibilità di accedere e vivere momenti ed emozioni normalmente preclusi, contemporaneamente la componente “normodotata” dell’equipaggio ha la possibilità di conoscere in maniera diretta la realtà e le difficoltà quotidiane dei propri compagni di navigazione.

La Velaterapia con l’esperienza della navigazione influsice in positivo sul benessere emotivo, l’autodeterminazione del partecipante e sugli atteggiamenti nei confronti delle persone con disabilità e l’abbattimento dei pregiudizi. Un mare di Natura e di Avventura è invece un’occasione per far scoprire alle persone disabili il patrimonio naturale dei parchi marini dell’Arcipelago Toscano, tra giugno e settembre vengono organizzate crociere in barca a vela in una zona del parco ricca di segreti e di bellezze inaspettate.

Sono vere e proprie “settimane nautiche”  per piccoli gruppi di persone disabili che saranno accompagnati da skipper e naturalisti esperti che aiuteranno i novelli marinai nella scoperta delle tecniche di vela e delle particolarità dell’ecosistema marino. Queste sono solo alcune delle numerose iniziative, si continua con corsi per patenti nautiche ed eventicome regate speciali.

Per informazioni:
Associazione “Vela Insieme”
Via Beethoven, 68 – 58100 Grosseto
Tel. +39 0564/416666
www.velainsieme.it

Strada del Vino e dei Sapori della Maremma

03Feb
Questa “Strada” ubicata nella parte sud-est della provincia di Grosseto, racchiude i comuni di Capalbio,Orbetello, Isola del Giglio,Magliano in T., Grosseto, Monte Argentario, Campagnatico,Roccalbegna, Semproniano,Scansano, Manciano, Pitigliano eSorano. Ha molto da dire, da raccontare, è una delle Strade più grandi d’Italia, ma anche quella che offre maggiori proposte ed opportunità, dal mare alla collina fino alle pendici del Monte Amiata. È un territorio ricco di storia, tradizioni e tipicità, uno squarcio di vera e autentica genuinità. Propone uno scenario naturale unico, ma non monotono. Questa “Strada” parte da lontano, attraversa luoghi e scenari diversi ma sempre attuali, racconta di civiltà antiche ma non dimenticate, non ancora trascorse.

Prodotti tipici
I vini: Ansonica Costa dell’Argentario DOC, Bianco di Pitigliano DOC, Capalbio DOC, Morellino di Scansano DOC e DOCG, Parrina DOC, Sovana DOC, IGT Maremma Toscana Bianco e Rosso; l’olio Extra Vergine d’Oliva Toscano IGP, Pecorino Toscano DOP, Miele, in particolare di marruca, castagno, acacia e millefiori, Zafferano di Maremma, Biscotto Salato di Roccalbegna, Fagiolo di Sorano, la Bottarga e gli altri prodotti ittici della Laguna di Orbetello, Prodotti GOYM di Pitigliano, Vacca Maremmana, la Palamita dell’Isola del Giglio, Panficato dell’Isola del Giglio, l’Artigianato tipico del territorio e le ceramiche artistiche.

Itinerari turistici ed enogastronomici
Il percorso del Tufo – Sorano, Pitigliano, Manciano.

Il Percorso del Sapori, dei Profumi, dell’Incanto – Scansano, Magliano, Capalbio, Semproniano, Roccalbegna, Campagnatico.
Il Percorso dell’acqua, dei Colori, delle Meraviglie – Isola del Giglio, Orbetello, Grosseto, Monte Argentario.
Da visitare – Il Museo della Vite e del Vino ed il Museo Archeologico a Scansano; Il Museo del Tufo all’aperto a Sorano; La Fortezza Spagnola a P.S. Stefano, il Parco dell’Uccellina ad Alberese.
Il Percorso dell’acqua
, dei Colori, delle Meraviglie Isola del Giglio, Orbetello, Grosseto, Monte Argentario.
www.stradavinimaremma.it
e-mail: collidimaremma@tiscali.it

I sentieri di Scarlino

12Gen

Uno dei territori più interessanti della Toscana, fra Follonica e Castiglione della Pescaglia, grazie alle sue spiagge, al porto turistico di Punta Ala e ai monumenti etruschi di Vetulonia.

Una zona molto interessante anche per dal punto di vista naturalistico, sul mare si affacciano le  Riserve Naturali dello Stato dei Tomboli di Follonica e di Scarlino, includendo  le insenature di Cala Martina, Cala Francese e Cala Violina.  Nell’entroterra di Castiglione della Pescaia si trova una delle aree umide più importanti del litorale toscano: la Riserva Naturale della Diaccia Botrona, dove si trova la piccola Oasi del WWF delle Marze.

Oltre ai centri storici Castiglione della Pescaia, Vetulonia e Scarlino, meritano una visita i borghi di Buriano e di Tirli e i monumenti archeologici isolati come la villa romana del Puntone e le necropoli etrusche di San Germano e Poggio Tondo.

Dal Molino dell’Ampio a Tirli.
Percorso a piedi, a cavallo o in bicicletta.

Un bell’itinerario per salire a Tirli dalla valle dell’Ampio, che la separa da Vetulonia. L’inizio è 1 km a nord del bivio in direzione di Giuncarico. Al termine della salita si giunge al castagneto dell’Eremo di Sant’Anna.

Da Scarlino alla necropoli di Poggio Tondo.

Percorso a piedi, a cavallo o in bicicletta – 12 km

Di grande interesse ambientale e storico, inizia davanti al castello di Scarlino, traversa un castagneto, e sale verso il Monte d’Alma. La discesa porta al Fosso di Santa Lucia, che si segue fino alla valle del Rigo. Si va a ovest per un’ampia sterrata fino alla necropoli etrusca di Poggio Tondo.

Da Marina di Grosseto a Castiglione della Pescaia.
Percorso a piedi, a cavallo o in bicicletta – 13 km

Questo pianeggiante percorso attraversa le pinete tra Castiglione della Pescaia e Marina di Grosseto e si affaccia sulla palude della Diaccia Botrona. Suggestiva la Casa Rossa (o Casa Ximenes), costruita tra il 1766 e il 1768 per regolare il deflusso delle acque verso il mare. Il percorso può essere interrotto nella Diaccia Botrona: è bene informarsi prima di partire.

Da Gavorrano a Scarlino.
Percorso a piedi, a cavallo o in bicicletta – 12 km

Questo piacevole itinerario segue il crinale che separa la valle del Pecora da quella del Rigo. Dopo aver scavalcato Monte Calvo e Poggio Palone, si piega a nord e si raggiunge a mezza costa Scarlino.

Da Scarlino a Tirli.    
Percorso a piedi, a cavallo o in bicicletta – 9 km

Coincide in buona parte con il precedente. Raggiunta la valle del Rigo si lascia a destra la sterrata e si sale decisamente fino al panoramico borgo di Tirli.

Da Scarlino a Portiglione.
Percorso a piedi, a cavallo o in bicicletta – 10 km

Dal castello di Scarlino si traversa un castagneto, si lasciano a sinistra i sentieri per Poggio Tondo e Tirli, e si sale tra il Fosso Fedeli e il Fosso dell’Uccelliera. Toccata una sella ai piedi del Monte di Muro si continua sul crinale fino al Poggio Scodella,  da cui si ammira il belvedere sul Tirreno e sull’Elba.

Da Portiglione a Torre Civette e a Punta Ala.    
Percorso a piedi, a cavallo o in bicicletta – 11 km

Questo itinerario, tra i più classici della costa toscana, segue la strada sterrata che tocca le spiagge di Cala Francese, Cala Martina, Cala Violina e Cala le Donne. Dai campeggi alla foce dell’Alma, un viottolo tra la strada e la spiaggia conduce a Punta Ala.

Da Torre Civette a Portiglione per Val Martina.    
Percorso a piedi, a cavallo o in bicicletta – 9 km

Insieme al precedente, consente di compiere un bellissimo anello. Si toccano vari casali, si traversano i boschi di Poggio Moscatello e si lascia a destra la Val Martina. Dopo essersi riaffacciati sul mare, si torna a destra ai piedi di Poggio la Guardia. Una strada sterrata e la statale delle Collacchie portano a Portiglione.

Da Val Martina a Cala Violina.   
Percorso a piedi, a cavallo o in bicicletta – 3.5 km

Il più breve e frequentato itinerario della zona si raggiunge in auto dalla statale delle Collacchie (indicazioni per Cala Violina) e si svolge su una strada sterrata.

Un tour in bici sull’anello di Massa Marittima

12Gen

Questo itinerario si sviluppa in pianura nella prima parte; poi presenta un profilo movimentato. I tratti più impegnativi sono la salita di Capanne e i saliscendi della strada Marsiliana. Motivi di grande interesse sono la città di Massa Marittima e il bellissimo paesaggio collinare che accompagna la Marsiliana. I naturalisti possono programmare una sosta presso il centro Carapax (tartarughe e cicogne). Possibili punti ristoro lungo il percorso si trovano nella prima parte a Scarlino Scalo e Bagni di Gavorrano, successivamente a Massa Marittima.

Si parte dalla periferia di Follonica in località Casa Rondelli nei pressi della grande rotatoria che immette sulla S.P. 152 in direzione Punta Ala,Castiglione della Pescaia, Grosseto. Si pedala in pianura sul tracciato della Vecchia Aurelia parallelamente alla ferrovia passando per Scarlino Scalo (5). Si oltrepassa lo svincolo di immissione sulla S.S.1 Aurelia (9) fino al bivio sulla destra (12.5) dove si seguono le indicazioni per Aurelia, Ribolla, Lago dell’Accesa e si imbocca la S.P. 31 “Collacchia”.

Poco dopo si gira ancora a sinistra in direzione Ribolla, Tatti, Lago dell’Accesa e si passa sotto la S.S.1 Aurelia. Si pedala in salita per circa 1 km e dopo si scende fino al bivio dove si lascia la S.P. 31 per girare a sinistra sulla S.P. 49 “dell’Accesa” (15.3) in direzione di Massa Marittima. Dopo un paio di km si transita sul ponte che oltrepassa il Fiume Bruna e si comincia a guadagnare quota pedalando fino allo scollinamento in prossimità dell’azienda Il Fontino (18.8).

Da qui si prosegue fino alla Località La Pesta (20), possibile punto ristoro nei pressi del Lago dell’Accesa. Si pedala ancora 600 m sulla S.P. 49 fino al bivio a destra dove si imbocca la S.P. 50 verso Capanne (20.6). Si sale gradualmente per circa 2 km, poi la strada prosegue senza difficoltà fino al borgo di Capanne (25). Raggiunto lo slargo con la fermata del bus si prosegue sulla strada secondaria asfaltata che sale, completamente immersa nel verde, fino a Massa Marittima.

Raggiunta una grande rotatoria (31) si seguono le indicazioni per il centro città che merita senz’altro una visita. Passati per la piazza principale con la cattedrale si esce dal centro (33.7) prendendo la S.P. 151 in discesa per Follonica. Alla fine della discesa, in corrispondenza di un incrocio, si attraversa la S.R. 439 imboccando la S.P. 143 “Marsiliana” (36) seguendo le indicazioni per il Centro tartarughe e il Centro cicogne.

Si pedala in un bel viale delimitato da cipressi per circa 1 km fino ad mulino medievale (37.1) dove si gira a sinistra su una strada dritta che passa nei pressi del Centro tartarughe e cicogne (38.5). La strada continua in falsopiano in discesa per circa 3.5 km; poi l’altimetria si “sveglia” e da questo momento la Marsiliana diventa un continuo “mangia e bevi” alternando discese e risalite in un bellissimo ambiente collinare.

Poco dopo (44) si transita nei pressi della Scuola allievi del Corpo Forestale dello Stato (Fattoria Marsiliana) per giungere dopo circa 5 km all’innesto (49.3) sulla S.P. 33 dove si gira a sinistra. Si pedala senza difficoltà per 4 km fino al successivo bivio dove si gira a destra sulla S.R. 439 (53.3) in direzione di Follonica. Dopo 1.5 km si oltrepassa la S.S.1 Aurelia e si pedala per altri 3 km fino alla rotatoria di Casa Rondelli dove si chiude l’anello (58).

Un viaggio mozzafiato verso Cala Violina

10Dic

Il percorso ha inizio e termina nella città costiera di Follonica; il mare diventa quindi il vero e indiscusso protagonista di questa “gita” all’aria aperta, che coinvolge le spiagge più belle e magiche

PERCORSO
Punto di partenza e di arrivo: Follonica, località Puntone
Difficoltà: Facile
Tipo di strada: Misto
Lunghezza: 15,600 Km
Dislivello: 60 m

Breve itinerario superbo da un punto di vista ambientale e paesaggistico. Si pedala prevalentemente su percorsi sterrati senza particolari difficoltà altimetriche scoprendo uno dei tratti di costa più spettacolari di tutto il Tirreno. Cala Violina e Cala Martina sono raggiungibili esclusivamente a piedi, in bici e a cavallo.

Si parte dalla località Puntone, circa 4 km a sud del centro di Follonica. Si comincia a pedalare dal parcheggio di Piazza Dani, subito dopo il ponte sulla Fiumara. Dopo un centinaio di metri si gira a destra nel Largo Cala Violina. Da qui si imbocca, oltrepassando una sbarra in ferro, la vecchia Strada delle Collacchie che inizialmente si sviluppa parallelamente alla strada principale. Si pedala per circa 1 km in salita affacciandosi sul Golfo di Follonica fino ad un’altra sbarra (1.1).

Da qui si prosegue sulla strada asfaltata (volendo si può proseguire sul tracciato sterrato parallelo alla strada provinciale ma risulta poco scorrevole e va bene solo per chi è dotato di MTB) per circa 2,5 km fino all’indicazione, sulla destra, per Cala Violina, dove si comincia a pedalare sullo sterrato della Strada Comunale di Civette (3.6). Dopo 600 m si raggiunge un incrocio (a destra via diretta per il parcheggio di Cala Violina) dove si prosegue dritti per 400 m fino al Podere Laschetti.

La strada costeggia il complesso agricolo e, subito dopo il podere, si prende il tracciato sulla sinistra (4.7). Dopo poco si pedala su fondo di strati arenacei costeggiando il bosco per circa 500 metri fino alla prima deviazione (5.2, cancello in ferro): qui si gira a sinistra scendendo sulla sterrata che raggiunge dopo 300 metri la stradina asfaltata dei campeggi. Arrivati sull’asfalto si gira a destra costeggiando il fiume Alma. Dopo 1,7 km, giunti al Podere Carpineta (7.2), si lascia l’asfalto e girando a destra risalendo sullo sterrato dal fondo sabbioso che torna verso il bosco fino ad un evidente incrocio dove si prosegue a sinistra ancora in salita per 400 m continuando a lambire la recinzione.

Si pedala in salita fino allo scollinamento (8) dove inizia la discesa su uno stradello immerso nella macchia raggiungendo la costa nei pressi di Punta Le Canne. Si prosegue in discesa per circa 500 m con una grande veduta sulla spiaggia chiara di Casetta Civinini, Punta Hidalgo, il Castello di Balbo, l’isolotto dello Sparviero e i profili della vicina Isola d’Elba.

Bellissimo il sentiero panoramico che raggiunge Cala Violina (9.5). Da qui si consiglia una breve deviazione a piedi verso una delle spiagge più belle del litorale. L’itinerario prosegue lungo costa sulla sterrata larga, in continuo e pedalabile saliscendi, fino a Cala Martina (11.4) dove si passa nei pressi del monumento a Giuseppe Garibaldi che nel 1849 si riposò a cala Martina dopo essere sfuggito alle guardie pontificie.

Si prosegue fino alla fine della sterrata (13.6) e, oltrepassata la sbarra in ferro, si torna sull’asfalto nei pressi di un piazzale dove si continua alla volta del Puntone costeggiando il porticciolo della Fiumara fino al Largo Cala Violina.
L’itinerario termina in Piazza Dani, nei pressi del parcheggio, dove era cominciato (15.6).