Daily Archives: 2 Febbraio 2016

Centro di documentazione del territorio

02Feb

Il Centro di Documentazione è alloggiato nei fondi del palazzo comunale (XIII sec.) ed è stato istituito dal Comune in collaborazione con l’Università di Siena e la Soprintendenza Archeologica per conservare ed esporre i reperti archeologici rinvenuti durante le campagna di scavo alla Rocca di Scarlino.

I dati archeologici permettono la ricostruzione di un centro abitato presente sul colle di Scarlino e risalente all’età del Bronzo. La zona era delimitata da una cinta di muri a secco, come dimostrano i depositi di pietrame di pezzatura, posti intorno all’altura. Successivamnte il fortino venne abbandonato e occupato in epoca tardo etrusca.  Al VII-IX secolo a.C, risale il periodo di massimo insediamento quando venne costruito un complesso di 1500mq di abitazioni. In seguito il sito è stato occupato in età tardorepubblicana e romana e abbandonato di nuovo fino ad arrivare all’epoca tardoantica e in parte altomedievale.

La rocca e le mura che cingono l’intero borgo sono state ricostruite nel XIV secolo quando la fortezza entrò a far parte del principato di Piombino, sotto la signoria degli Appiano e conobbe un periodo di benessere e crescita economica. Nel secolo successivo, con il crescere del potere mediceo la Rocca si avvia ad un declino con la perdita della sua rilevanza strategica.

Il centro comprende una documentazione descrittiva dei principali monumenti e siti archeologici del territorio e numerosi oggetti d’uso quotidiano e materiale documentario che illustrano le varie fasi di vita nella zona della Rocca di Scarlino dall’età del Bronzo (2000 circa a.C.) fino al XVII secolo. L’esposizione è allestita con criteri didattici e in base alle diverse campagne di scavo effettuate nel territorio dal 1979 al 1983.

Orario:
Martedì, Giovedì, Sabato ore: 9-12.
Luglio e Agosto tutti i giorni.
Per giorni e orari diversi vengono concordati appuntamenti per gruppi o singole persone telefonando al 0566 38552.
Visite guidate su richiesta.

Prezzo: gratuito

Accesso handicap: No

Contatti:
via della Rocca
SCARLINO (GROSSETO)
Telefono: 0566 38552
E-mail: biblioteca@comune.scarlino.gr.it
www.museidimaremma.it/it/museo.asp?keymuseo=14

Oasi di protezione faunistica di Scarlino

02Feb
L’Oasi di protezione faunistica del Padule e Costiere di Scarlino comprende soprattutto terreni di proprietà pubblica per una superficie complessiva di oltre mille ettari racchiusi in questi confini: a nord il mare, il canale industriale Solmine e il fiume Pecora; ad est padule di Scarlino, fattoria del Casone e Statale 322 delle Collacchie; a sud la strada vicinale di Torre Civette e il mare; a ovest la costa.
Le Costiere sono un’area boscata e agraria adiacente ad una zona paludosa.

Qui vivono alcune specie minacciate come il tarabuso (Botaurus stellaris), il falco di palude (Circus aeroginosus) e il forapaglie castagnolo (Acrocephalus melanopogon). Il sito ospita inoltre interessanti presenze nidificanti come la Cannaiola, Pendolino, Poiana, Gheppio, Upupa, Civetta, Torcicollo e Allodola. Per ciò che concerne l’avifauna svernante occorre ricordare l’Albanella reale, l’Oca selvatica, le anatre di superficie, Fenicottero e Beccaccino.
Il padule di Scarlino, per le proprie caratteristiche ecostazionali, è considerato ad alta vocazione faunistica, soprattutto per alcune specie di anatre di superficie come il Germano reale, l’Alzavola, la Marzaiola, il Fischione; e per i rallidi. Tra gli insetti da segnalare la Callimorpha quadripuncatata. L’area boscata è costituita da estesi forteti, ma anche da caducifoglie e castagneti da frutto.